Cresce una pergola di gelsi nella piazza d’armi del Castello Sforzesco in occasione del Cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci
2019 | Orticola di Lombardia per Leonardo 500 — La Pergola dei Gelsi
il Presidente di Orticola Gianluca Brivio Sforza e l’architetto paesaggista Filippo Pizzoni, ideatori del progetto
Orticola di Lombardia per Leonardo 500 al Castello Sforzesco
— Marzo, aprile, maggio 2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA
In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e della straordinaria riapertura al pubblico della Sala delle Asse dopo i restauri, nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, a pochi metri di distanza dall’originale, prende vita la Pergola dei Gelsi, riproduzione in scala 1:50 della gigantesca decorazione che il Maestro progettò sulle pareti e il soffitto della Sala nel 1498.
Nella Sala delle Asse è rappresentata una specifica tipologia di pergola, o meglio di pergolato, dove la struttura è realizzata direttamente con l’elemento vegetale: è l’organismo vivente, l’albero stesso, opportunamente coltivato e modellato, che crea il pergolato, fino a farsi vera e propria architettura verde.
Il progetto, promosso dal Comune di Milano (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Sport e Qualità della vita) e dalla Soprintendenza Castello Sforzesco, e approvato dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano, è opera dell’architetto paesaggista Filippo Pizzoni, Vice Presidente di Orticola di Lombardia, ed è realizzato in collaborazione con Comune di Milano (Cultura – Turismo – Verde), Civita e Lucio Rossi Vivai, con il supporto tecnico di Artemide per gli apparecchi illuminanti. Il cantiere, aperto dai primi di marzo, si chiude in tempo per l’inaugurazione ufficiale della Sala delle Asse, il 15 maggio 2019, all’interno del palinsesto “Milano e Leonardo 500”.
L’allestimento presenta una struttura in legno che riproduce in scala l’esatta forma della Sala. Attorno a questa crescono i 16 gelsi (Morus alba), come quelli rappresentati da Leonardo, preparati con le giuste potature per adattarsi alla struttura sulla quale dovranno crescere. Nel corso del tempo i rami della nuova crescita saranno fissati al telaio della copertura, così da “guidarli” nella direzione voluta. Nell’arco di due o tre stagioni, i rami avranno raggiunto l’intera copertura, dando modo ai visitatori di vedere crescere e sperimentare dal vivo un pergolato realizzato secondo le antiche tecniche: frondoso nella bella stagione per dare riparo dal sole e spoglio in inverno, a mostrare la sua preziosa struttura.
Il progetto intende avvicinare la Sala delle Asse alla conoscenza di un pubblico sempre maggiore, portandola “all’esterno” e invitando così i visitatori del Castello a raggiungerla lungo il percorso del Museo d’Arte Antica, alla base della Torre Falconiera.
Video: Omaggio a Leonardo – L’altra Pergola | Castello Sforzesco – Totem informativo realizzato con il supporto di IGP Decaux
Disegno pergolato di Max Casalini
Video e modello 3D Massimo Chimenti – Culturanuova
Milano Castello Sforzesco – maggio 2021
Una comunicazione mirata accompagnerà l’allestimento e la crescita della pergola, che mostrerà al grande pubblico anche le tecniche agronomiche impiegate nei pergolati di quell’epoca. — La realizzazione di un pergolato “vivo” di gelsi consentirà ai visitatori, non solo di conoscere l’opera di Leonardo nella sua traduzione reale, ma anche di vivere fisicamente l’esperienza di un pergolato così come poteva essere pensato e realizzato negli anni milanesi di Leonardo da Vinci.
L’ipotesi suggerita da Filippo Pizzoni, già storico dei giardini, è che l’opera di Leonardo non sia di pura invenzione, ma possa rappresentare “l’espressione massimamente decorativa dei pergolati in uso all’epoca”.
I pergolati infatti sono ampiamente descritti in diversi trattati e illustrati in molte incisioni, a dimostrazione che potevano essere un elemento realmente presente nei giardini di quell’epoca.I gelsi della Pergola sono forniti da Lucio Rossi Vivai, una realtà che nasce nei primi anni ’40 e che nel tempo si è specializzata all’interno del settore florovivaistico nella produzione di alberature a foglia caduca. L’attuale proprietà, subentrata nel 1988, ha via via incrementato la produzione e la superficie coltivata, ampliando i precedenti 10 ettari fino a raggiungere la superficie attuale di oltre 100 ettari.
Artemide, azienda simbolo del Made in Italy e della “Human and Responsible Light” illumina il Pergolato, secondo un progetto di luce coerente con lo spirito dell’allestimento e in linea con le sue ricerche sulla luce per la natura. È un intervento che lavorando con giochi di controluce vuole sottolineare la struttura nel pieno rispetto dello sviluppo delle piante, una soluzione di luce flessibile per evolversi nel seguire la crescita dei Gelsi e valorizzarli.
Anticipazioni de Il Corriere della Sera sul progetto verde (luglio 2018):
A cura di Pierluigi Panza: “I gelsi di Leonardo da Vinci a Milano“
A cura di Francesca Bonazzoli: “Rigenerazione“
Raccolta “Achille Bertarelli”
Orticola e il Castello Sforzesco hanno realizzato insieme un’altra iniziativa: la Mostra di Incisioni di Federica Galli “Ritratti di alberi”. La mostra, a ingresso libero, è curata da Giovanna Mori con Carlo Catturini e Ilaria Torelli, e sarà aperta al pubblico dal 15 maggio fino al 2 settembre 2019 alla Raccolta delle stampe “Achille Bertarelli”.
Le ventitré opere esposte creano un suggestivo percorso nella produzione dell’acquafortista tra il 1958 e il 1996 e comprendono significativi esemplari tratti dalla serie degli “Alberi monumentali”: la testimonianza del legame profondo instaurato dalla Galli con il paesaggio italiano e il suo patrimonio di alberi.
La Civica Raccolte delle Stampe A. Bertarelli conserva numerosissime opere di Federica Galli (Soresina, 1932 – Milano, 2009), donate in più riprese dall’artista stessa all’Istituto a partire dal 1989: un corpus composto da oltre cinquecento acqueforti, acquisite nell’anno 2000, comprendente anche la serie degli Alberi monumentali; a questo rilevante numero di opere sciolte vanno anche aggiunte stampe contenute in molti volumi a lei dedicati e acqueforti originali presenti in rari fascicoli fuori commercio.
Sono disponibili per la consultazione dei visitatori delle descrizioni botaniche a cura di Orticola di Lombardia, che illustrano le differenti specie arboree ritratte da Federica Galli.