La Mostra Fotografica di Mario Carrieri inaugura il FuoriOrticola alle Gallerie d’Italia
MARIO CARRIERI. “Amati fiori 2023” Mostra Fotografica
… tu seguissi il volo infagottato degli uccelli notturni e in fondo al borro l’allucciolo della Galassia, la fascia d’ogni tormento. Ma il passo che risuona a lungo nell’oscuro è di chi va solitario e altro non vede che questo cadere di archi, di ombre e di pieghe …
È una citazione tratta da “Notizie dall’Amiata” che Eugenio Montale scrisse tra gli ultimi mesi del 1938 e i primi del 1939, divenuta fonte d’ispirazione di Mario Carrieri per il lavoro su “Fiori e Visioni” che compone il nucleo centrale della Mostra fotografica “Amati Fiori 2023” alle Gallerie d’Italia, museo di Intesa Sanpaolo in Piazza Scala. La mostra sarà allestita nello spazio dell’Ottagono, che ospita al centro l’opera di Arnaldo Pomodoro, in collaborazione con Orticola di Lombardia, associazione senza scopo di lucro, nell’ambito di FuoriOrticola 2023.
Mario Carrieri alle Gallerie d’Italia Milano
MARIO CARRIERI. “Amati fiori 2023”
Gallerie d’Italia – Milano, museo di Intesa Sanpaolo
Dal 04 maggio al 04 giugno 2023
FuoriOrticola 2023
ORARI: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: aperto dalle 9.30 alle 19.30; giovedì: aperto dalle 9.30 alle 22.30; lunedì: chiuso; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
“Amati fiori 2023“
La mostra fotografica è dedicata ai fiori, “soggetti” fotografati come “creature” in cui l’estrema bellezza si infrange nella loro stessa fatale caducità. La mostra, rappresentata da opere nelle quali i fiori-attori recitano la tragedia della fragilità della bellezza, propone una selezione di immagini di grandissime dimensioni, alcune delle quali esposte al pubblico per la prima volta, frutto di una crescente evoluzione espressiva nella tecnica di ripresa e di illuminazione del soggetto. Un’occasione per conoscere la ricerca artistica che Mario Carrieri (Milano, 1932), noto fotografo milanese, dedica da oltre quarant’anni al tema della “tragicità dell’umana esistenza”.
“Mario Carrieri si è dedicato con fedeltà costante allo studio delle forme plasmate dalla luce, che la sua sapienza sa dirigere e modulare sugli oggetti dei propri still life – scrive il critico d’arte Giovanni Chiaramonte nella recensione della mostra – La definizione italiana «Natura morta» non si addice certo all’ultima grande opera dedicata al modo miracoloso con cui da piccoli semi erompe dalla terra la bellezza luminosa dei fiori”. Il formato delle immagini è in alcuni casi verticale con l’aggiunta di riflessi e sdoppiamenti di punti di vista. La tecnica di acquisizione della scena è sempre più sofisticata, rimanendo comunque priva di alterazione e post produzione digitale. La mostra è visitabile fino a domenica 4 giugno.
Mario Carrieri visto da Giovanni Chiaramonte
Nella perfetta consapevolezza della dimensione straordinaria della propria vocazione all’arte, Mario Carrieri ha dedicato l’intera vita alla fotografia. Tra i viaggi continui che lo hanno portato a fotografare nel mondo occidentale gli edifici e gli interni degli architetti più importanti, Mario Carrieri si è dedicato con fedeltà costante allo studio delle forme plasmate dalla luce, che la sua sapienza sa dirigere e modulare sugli oggetti dei propri still life. La definizione italiana “natura morta” non si addice certo all’ultima grande opera dedicata al modo miracoloso con cui da piccoli semi erompe dalla terra la bellezza luminosa dei fiori. Mario Carrieri, per portare a compimento la sua opera, è stato sempre lontano dal mondo della cultura dominante, scegliendo la solitudine e la contemplazione che permettono alle immagini di rivelare frammenti di verità nella “bugiarda apparenza” delle relazioni umane, facendosi accompagnare dalla lettura dei suoi amati poeti. La poesia di Dylan Thomas I nostri sogni eunuchi è forse l’unica scrittura a poter rivelare il segreto dell’opera di Mario Carrieri: “La fotografia è sposa dell’occhio, / Dona al compagno personali pezzi di verità; / Il sogno ha sottratto a chi dorme la propria fede / Che uomini dentro il sudario possano tornare corpo come se volassero / È questo il mondo: bugiarda apparenza / […] i nostri scatti faranno balzare / l’immagine dalle lastre; / Saremo i giusti compagni di una vita, / quelli che restano rifioriranno amando, / Sia lode ai nostri cuori che dicono addio.”
Biografia di Mario Carrieri, a cura di Giovanni Chiaramonte
Mario Carrieri nasce a Milano nel 1932. Figlio del grande poeta e critico d’arte Raffaele, cresce durante la
stagione che vede Milano imporsi come città d’arte e di cultura a livello mondiale, e nella frequentazione di figure come Picasso, Eugenio Montale, Lucio Fontana, Gio Ponti, Man Ray. Nella sua precocissima vocazione alla fotografia, Carrieri infonde tutta la passione e il grido che attraversava la poesia e l’arte visiva negli anni Cinquanta a Milano.
Ventisettenne, pubblica nel 1959 il volume Milano, Italia l’opera più importante realizzata nella fotografia italiana di quegli anni. Il Museum of Modern Art di New York e altri musei europei acquisiscono, per le loro collezioni, numerose immagini del volume.
Per l’UNESCO e la Menil Foundation di Houston pubblica molti libri sull’arte antica nei cinque continenti e, negli anni Settanta, sull’arte africana. Nella coscienza della distanza incolmabile tra il proprio modo di operare e le miserie culturali e ideologiche che lo circondavano, Carrieri decide poi di continuare la propria ricerca artistica in totale solitudine, promuovendo a livello pubblico solo la sua attività professionale svolta con straordinario successo tra l’Europa e gli Stati Uniti nel campo dell’architettura e del design, lavorando per figure come Aldo Rossi, Renzo Piano, Norman Foster, Rem Koolhaas.
Il frutto della sua ricerca artistica personale dà vita al progetto quarantennale “Fiori e Visioni”, opere anche di grandi dimensioni e sunto di un calvario spirituale e tecnico portato all’estremo.
MARIO CARRIERI. “Amati fiori 2023”
Gallerie d’Italia – Milano, museo di Intesa Sanpaolo
Dal 04 maggio al 04 giugno 2023
FuoriOrticola 2023
Comunicato Gallerie d’Italia
Milano, 28 aprile 2023 – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 04 maggio al 04 giugno 2023 alle Gallerie d’Italia di Milano “Mario Carrieri. Amati fiori 2023”, una mostra fotografica temporanea, nell’ambito della manifestazione Orticola 2023, sulla ricerca artistica di Mario Carrieri incentrata sui fiori, fotografati come “creature” la cui estrema bellezza si infrange nella loro stessa fatale caducità. La mostra propone una selezione di 12 immagini di grandissime dimensioni, alcune delle quali esposte al pubblico per la prima volta. Un’occasione per conoscere la ricerca artistica che Mario Carrieri (Milano, 1932), noto fotografo milanese, dedica da oltre quarant’anni al tema della “tragicità dell’umana esistenza”, in mostra rappresentata da opere nelle quali i fiori-attori recitano la tragedia della fragilità della bellezza. La mostra è realizzata in collaborazione con Orticola di Lombardia, associazione senza scopo di lucro che promuove la conoscenza delle piante, l’arte del giardino e la difesa del paesaggio naturale, ed è inserita nel palinsesto di FuoriOrticola2023.
Il percorso espositivo si articola lungo tutto il Chiostro Ottagono di Gallerie d’Italia, che ospita al centro l’opera di Arnaldo Pomodoro Disco in forma di rosa del deserto n. 1.
Le 12 fotografie esposte sono stampate da Egle Brambilla presso lo Studio Carrieri senza alcun ausilio di effetti speciali o manipolazioni digitali. La stampa, infatti, è a getto di inchiostro su carta cotone certificata acid-free (fine art) montata su Dibond con incollaggio museale.
Il museo di Milano, insieme a quelli di Napoli, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.