Amate da collezionisti esperti, le rose italiane meritano di essere riscoperte da un pubblico più vasto. Rose inglesi, francesi e tedesche, hanno prevalso nel tempo, eppure, il patrimonio nazionale d’eccellenza degli ibridatori italiani è considerevole.
Orticola vuole promuovere, amare e difendere questo patrimonio di sapienza, e sottolineare quanto sia produttiva e di grande bellezza, la creatività dei rosaisti italiani.
XX Orticola Rose premiate
Una collezione di rose premiate tra il 1995 e il 2015.
Presentazione video a cura di Giacomo Zanardelli – Fashioningmedia.com
“Peace in you”, Novaspina 2015
Rosaio polyanta, con crescita compatta e spumeggianti grappoli di fiori bianco perlaceo con un tocco di cipria nei boccioli. Rosa nata per augurare la Pace in occasione dei 100 anni dalla prima guerra mondiale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali come “La più bella rosa italiana”.
“Mortalisatis”, Novaspina, 2014
“Mortali satis” significa: “È anche troppo per un mortale”. Alto arbusto sano ed eretto che produce piccoli mazzi di fiori pieni, di una mescolanza di viola, rubino, marrone e ardesia.
“Francesca Marzotto Caotorta”, Barni, 2014
Rosa dal colore arancio brillante. Cespuglio a mazzi rustico e vigoroso, fiore doppio a coppa, dalla forma classico antica, ben resistente alle malattie
Dedicata alla giornalista e grande esperta di giardinaggio, fondatrice della celebre rivista Gardenia. Medaglia d’Argento al Concorso di Monza 2014.
A.I.ROSA, Cazzaniga, 2013
Rosaio polyanta si caratterizza per la copiosa fioritura nei toni del ciclamino che si prolunga per tutta l’estate. Dedicata all’Associazione Italiana della Rosa della Villa Reale di Monza. Premiata “La più bella rosa italiana”.
“Teri rose”, Novaspina, 2012
Ibrido di moscata, cresce come un morbido coprisuolo e produce mazzi di decine di piccoli fiori rosso ciliegia, che assumono tonalità scure e vinose. Dedicata alla presidentessa del Garden club di Perugia.
“Souvenir de Gilles Villeneuve” , Marc Alberici, 2012″
Mazzi di fiori semplici, luminosi, di rosso vivo striato di crema e giallo, dall’intenso profumo di chiodi di garofano. Con scie di fuoco irregolari sui petali, i fiori sembrano una gara di Formula 1: infuocata! Premiata “Rosa del pubblico”.
“Paolo Pejrone Giardiniere”, Barni, 2011
Dedicata all’architetto paesaggista, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino, la rosa di colore albicocca e giallo colpisce per la grazia dei suoi fiori. Medaglia d’Argento “La più Bella Rosa Italiana” a Monza 2011.
“Novella”, Roberto Cavina, 2007
Ibrido di rosa gallica dal profumo intenso e per questo dedicata all’Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella, che da sempre utilizza le proprietà degli oli essenziali della rosa.
“Liolà”, Barni, 2003
Ha il fascino di una rosa silvestre per i suoi tipici fiori semplici. ll colore giallo chiaro diventa avorio durante l’apertura ed il carminio si diffonde sui petali. Premiata al Concorso di Monza 2003 con la Medaglia d’Argento “La Più Bella Rosa Italiana” e secondo premio “La Rosa dell’Anno categoria Floribunda”.
“Roberto Capucci”, Barni, 2000
Dedicata al grande “scultore” di alta moda, ha un fiore grande doppio a coppa, solitario; un profumo intenso e una fioritura abbondante. Premio
unico nella categoria “La Più Bella Rosa Italiana”.
“Dolce Luna”, Barni, 1999
Fiore grande, doppio, di colore rosa chiaro e profumo intenso. Premiata al Concorso di Monza (1999) con la Medaglia d’Oro e con la Corona della Regina Teodolinda come “La Rosa dell’Anno”, “La più bella Rosa Italiana” e “La Rosa più Profumata”.
Corsi dedicati alle rose
A queste esposizioni sono affiancati i corsi dedicati a questo fiore, corsi tenuti da esperti del Roseto di Monza, presente con una sua postazione, in collaborazione con la Scuola Agraria del Parco di Monza e l’Associazione Italiana della Rosa.